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Attualmente la legge italiana punisce chiunque
coltiva, produce, fabbrica, estrae, raffina, vende, offre o mette in vendita, cede o riceve, a qualsiasi titolo, distribuisce, commercia, acquista, trasporta, esporta, importa, procura ad altri, invia, passa o spedisce in transito, consegna per qualunque scopo o comunque illecitamente detiene
sostanze stupefacenti o psicotrope definite “leggere” (tabelle II e IV) con la reclusione da 2 a 6 anni e con la multa da 5.164 a 77.468 €.
La normativa in vigore prevede, inoltre, la reclusione dai 6 mesi ai 4 anni e una multa da 1.032 a 10.329 € per i fatti di “lieve entità“.
Il possesso di sostanza stupefacente per uso personale non è considerato reato, ma è sanzionato in via amministrativa per un periodo da 1 mese a 1 anno(*) con la sospensione o il divieto di conseguire uno o più dei seguenti documenti:
- patente di guida( *da 1 mese a 3 anni)
- licenza di porto d’armi
- passaporto e ogni altro documento equipollente
- permesso di soggiorno per motivi di turismo
ed un eventuale programma terapeutico e socio-riabilitativo personalizzato.
Per stabilire l’effettiva violazione del codice, la sostanza viene confiscata e mandata ad un laboratorio di analisi per verificarne la qualità e determinare la quantità di principio attivo.
Nel caso in cui la persona, al momento dell’accertamento abbia la disponibilità immediata di un veicolo a motore (cioè stia guidando all’atto del controllo) la norma prevede il ritiro immediato della patente per 30 giorni. In caso di minorenni, vengono avvisati i genitori.
Da diverso tempo è, però, in corso un dibattito per proporre una modifica alla norma che preveda la possibilità di coltivare, vendere ed utilizzare la cannabis sia ad uso personale sia per scopi terapeutici. Trovi maggiori informazioni sul sito: www.cannabislegale.org.